Race Radio said:
Thanks for proving my point. He wins 2 races in 89 then is on the podium of the baby Giro in 90.
I am reading it correctly. Pantani pushed his Hct crazy high. His base was 40.7% and he often was in the 57-64% range. It was not just the Ferrara study but also twice measured close to 60% in Hospital test
http://www.repubblica.it/online/sport/lista/pantani/pantani.html
40.7% to 64% is massive. Not many riders willing to take that risk and live to tell about it
You have a strange way of looking at that article RR:
''Si potrebbe riscrivere la storia di molte discipline a scorrere le date dei test e a confrontarle con quelle delle gare disputate dagli atleti. Anche qui nomi "pesanti", primo fra tutti quello di Marco Pantani. E anche per lui l' inspiegabile (almeno dal punto di vista fisiologico) altalena di valori. Il file "dblab" raccoglie esami relativi alle stagioni
'93, ' 94 e '95. All'inizio Pantani non è che un semplice
gregario di Chiappucci, anche se con buone doti per la salita e una propensione per le corse a tappe testimoniata dalla vittoria al Giro d' Italia Baby. Nel '93 sono solo due i piazzamenti fra i primi cinque e in corse assolutamente secondarie: alla settimana Siciliana e al Giro del Trentino. Ma il ' 94 segna l'esplosione: e si cominciano a registrare i primi sbalzi nell'ematocrito: da
40,7% il 16 marzo, a ben
54,5% il 23 maggio in pieno Giro d'Italia. E' il Giro di Berzin (in rosa dalla quarta tappa fino alla fine, anche lui presente nel file dei test con valori abnormi) e siamo al preludio delle montagne da cui uscirà la rivelazione Pantani. Vincerà infatti il 4 giugno a Merano e il giorno dopo all'Aprica staccando tutti sul Mortirolo. Sullo "slancio", l'8 giugno, centrerà pure un terzo posto in una cronometro, non esattamente la sua specialità.
Il 13 giugno, giorno dopo la fine del Giro i suoi valori sono attorno al
58%, più o meno come il
27 luglio, alla fine del Tour (57,4%).
Con l'assenza degli sforzi dovuti alle gare l'ematocrito tende a salire, spiegano i tecnici. Pantani a quel Tour è terzo all'Hautacam (vittoria di Leblanc, che allora militava nella Festina, quella dello scandalo doping del '98); è secondo il 15 a Luz Ardiden (vittoria di Virenque, sempre un "Festina"), quinto all'Alpe d'Huez; cade, resta staccato e risale fino al terzo posto a Val Thorens e alla fine è terzo sul podio della Grande boucle.
Nel '95 a marzo i suoi valori sono attorno al 45%, ma il Pirata dovrà rinunciare
al Giro per via dell'incidente in allenamento a fine giugno, però in vista del Tour i suoi valori salgono ancora:
56%. Vincerà all'Alpe d' Huez e a Guzet Neige. Il 18 ottobre, poi, l'incidente
nella Milano-Torino e i valori sballati (60%) registrati al ricovero in ospedale. Insomma una variazione statisticamente pari al 41%, qualcosa di assolutamente inspiegabile dal punto di vista fisiologico. "La media della variabilità fisiologica - dicono gli esperti, non supera il 10%, compreso il possibile errore di taratura della macchina (1%-1,5% per i laboratori degni di questo nome). Ma nel file "dblab" sono registrate variazioni ancora più ampie per altri atleti.''
Where is the 64%? Or was that in Colombia?
Ah, it comes from the Tucker boys, thanks hog, good post.
But, back to the initial stuff about
Costa being 2 minutes slower than Pantani, it really says nothing.