SALITE I pochi trasferimenti a cui abbiamo fatto cenno ri*spondono a un’esigenza priori*taria: concepire un Giro meno massacrante di quello del 2011. Anche per questo, al Sud si arriverà al massimo sino al Matese, anche se non è detto che si salga sino a Campitello. E’ invece scontato che si trove*ranno alcune salite “storiche” lungo l’Appennino (Terminil*lo? Macerone? Abetone?), a patto che in vetta ci sia ****io. In altre parole, il Giro 2012 na*sce da una sinergia con la Rai e Auro Bulbarelli che ha vie*tato esperimenti tipo Gardec*cia, perché portare su vette im*pervie i mezzi tv diventa di*spendioso e controproducente. Dunque niente Rifugio Calva*nico, detto lo Zoncolan del Sud.
MITI Dal Matese si risalirà verso il Nord: dopo la scorpac*ciata del 2011, il Piemonte verrà nuovamente toccato, ma senza vette mitiche e con una tappa di media pianura. Le montagne decisive saranno concentrate nell’ultima setti*mana (e senza il penultimo week end più duro dell’ultimo). Gli orgnizzatori stanno stu*diando alcuni arrivi epici: pro*babile le Tre Cime di Lavare*do, possibile lo Stelvio (a cro*no?), da non escludere il Por*doi, mentre si dovrebbe transi*tare (ma non arrivare) sul Mortirolo. Di certo le Dolomiti - che nel 2012 festeggeranno i 50 anni di territorio eletto a Pa*trimonio dell’Unesco - saranno decisive.
FINALE E’ allo studio una crono individuale nella zona di Sondrio, mentre l’ultima tap*pa di Milano sarà nuovamen*te in linea. L’altra crono potreb*be essere ancora in salita (lo abbiamo accennato, forse da Bormio allo Stelvio), dopo il successo di quest’anno da Bel*luno a Nevegal e anche per non svantaggiare troppo i no*stri corridori. Insomma, è un Giro che piacerebbe molto a Cadel Evans.